Il conte Paolo Gentiloni, ricchissimo rampollo di una famiglia appartenente all’aristocrazia nera italiana, quella dei conti Gentiloni Silverj della Casata Nobiliare di Filottrano, sarà il prossimo grottesco presidente del consiglio che il comitato per affari tristemente noto come PD imporrà al popolo italiano.
Uno degli ultimi lasciti infetti del maledettissimo ’68. Gentiloni – come tutti gli altolocati figli di papà che giocavano a fare i rivoluzionari quando andava di moda – nel periodo giovanile della sua vita si dichiarava Maoista e militava nel Movimento Lavoratori per il Socialismo.
E’ stato probabilmente il peggiore Ministro degli Esteri che l’Italia abbia avuto nella sua vituperata storia: il più filoamericano e filoUE, il più antipatriottico.
Ha caldeggiato e appoggiato il colpo di stato nazifascista contro l’Ucraina e il terrorismo dei tagliagole, sedicenti “ribelli”, contro la Siria di Assad.
Ha assecondato e sostenuto le destabilizzazioni e gli attacchi contro i paesi dell’America Latina da parte degli USA e le deliranti “Sanzioni contro la Russia di Putin” che hanno dato la mazzata finale alla nostra già claudicante economia, causando la chiusura di centinaia di aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro.
Ha sostenuto pubblicamente che l’Italia dovrebbe cedere la propria sovranità alle oligarchie europee, e solo per questo dovrebbe essere arrestato per alto tradimento.
Mentre il popolo cubano piangeva la morte di Fidel Castro e tutti i governi del mondo, amici e nemici, ne tributavano la grandezza e gli rendevano onore, egli dichiarava: “Con la morte di Castro si è chiusa una pagina drammatica del novecento”.
Ovviamente con questo popò di curriculum non poteva che essere lui il curatore fallimentare dell’Italia per conto di Bruxelles. Continua a leggere…